domenica 26 giugno 2011

Sorpresa graduatorie negli asili in 2.800 restano in lista d'attesa

I bambini in lista d’attesa sono circa il doppio di quanto dichiarato da chi ci ha preceduto. Come per il bilancio, anche per gli asili, la situazione lasciata dalla precedente amministrazione è molto diversa da quella annunciata". Ha un tono preoccupato Maria Grazia Guida, vicesindaco con delega all’Istruzione, alla vigilia della pubblicazione delle graduatorie definitive dei nidi e delle scuole dell’infanzia, che interessano oltre 32mila bimbi fra i 6 mesi e i 5 anni. Gli elenchi con i nomi degli 'esclusi' domani saranno affissi nelle 340 sedi dei nidi e delle materne comunali e per quasi 3mila famiglie non saranno buone notizie perché i posti non bastano per tutti. Il vicesindaco non cerca scorciatoie: "Purtroppo i numeri reali sono pesanti perché io considero tutte le domande arrivate, cioè anche quelle dei bambini 'anticipatari' che in teoria, per legge, potrebbero essere iscritti alle elementari o alla materna in anticipo, ma che in realtà vogliono terminare il ciclo scolastico normalmente".

Con queste parole la Guida rivela che i numeri che sono stati dati fino a quando era assessore Mariolina Moioli 'nascondevano' le richieste di iscrizione alla materna dei bambini di 5 anni e mezzo, quelle per il nido dei piccoli di due anni e mezzo. Non solo: nella precedente amministrazione erano state prese in considerazione 'con riserva' le domande di 200 famiglie straniere in attesa di permesso di soggiorno, quindi non regolarmente residenti per l’Anagrafe. Per escludere dagli asili i bambini 'clandestini' il Comune, sotto la giunta Moratti, ingaggiò anni fa una battaglia legale: fu la magistratura a ingiungere di accogliere tutti i bambini "abitualmente domiciliati" in città, anche in assenza dell’iscrizione all’Anagrafe. "Voglio che sia chiaro che la scuola comunale, come la intendiamo noi, deve essere aperta a tutti - precisa la Guida -. Anche ai bambini immigrati i cui genitori non abbiano completato l’iter di regolarizzazione. La scuola è un diritto. Questo vale anche per i bambini disabili ai quali io voglio garantire l’adeguato sostegno, considerando anche chi è in attesa di certificazione medica".

Impegni che comporteranno uno sforzo organizzativo ingente, con classi da 28 iscritti e ricerca di nuove sedi "già a partire dall’estate" per far fronte alla lista d’attesa di 2.842 bimbi. Alle materne, secondo le graduatorie definitive, sono al momento rimasti fuori 1.302 bambini, a fronte di 23.381 domande e 22.079 posti. Ai nidi gli 'esclusi' sono ad oggi 1.540, dal momento che le domande sono state 11.676 e i posti disponibili 10.469, ma ci sono anche 325 posti ancora vuoti in quartieri diversi da quelli richiesti dalle famiglie in lista d’attesa.

Secondo i dati "provvisori" dichiarati dalla Moioli all’inizio del mese, la lista d’attesa sarebbe stata rispettivamente di 899 bambini alle materne e 455 ai nidi. "Chiederò all’assessore al Bilancio Tabacci un intervento speciale per potenziare i servizi per l’infanzia - promette la Guida -. Milano deve tornare ad essere la città dei bambini, all’altezza delle sue tradizioni storiche. La precedente amministrazione aveva scelto di battere la strada dell’appalto e dell’accreditamento dei nidi privati. Non posso fare marcia indietro subito, ma voglio vederci chiaro, verificare la qualità educativa offerta e lo standard dei servizi. Poi si vedrà se è il caso di continuare in quella direzione". E da ultimo una promessa alle famiglie: "È mia intenzione aprire una nuova stagione di dialogo e confronto con i genitori, per progettare insieme la scuola comunale di domani".

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