domenica 31 luglio 2011

«Costi alti»: stop ai cavalli dei vigili - Milano

io non contesto nulla perchè non conosco i costi, ma spendere 500 mila euro per mantenere 8 cavalli mi sembra un ottimo segnale per controllare i redditi di tutti i proprietari di cavalli............. scuderia la meriggia compresa




«Costi alti»: stop ai cavalli dei vigili - Milano

venerdì 29 luglio 2011

Area ex Falck, Coop e Serravalle il 'sistema Sesto' fa tremare il Pd

Il “Sistema Sesto” attraversa un periodo che va dagli anni Novanta fino al 2010, quando la ex Stalingrado d’Italia — guidata dal ‘94 al 2001 dal sindaco Filippo Penati, poi presidente della Provincia — vive una delle più imponenti riqualificazioni urbane del Paese. L’inchiesta dei pm Walter Mapelli e Franca Macchia parte dalle denunce del costruttore Giuseppe Pasini e dell’imprenditore Piero Di Caterina. I due svelano un sistema di presunte tangenti, di cui Penati, anche ex segretario della federazione milanese dei Ds e fino a otto mesi fa capo della segreteria di Pierluigi Bersani, sarebbe regista e destinatario finale. Penati è indagato per corruzione, concussione e finanziamento illecito ai partiti.

Le tangenti per l'area Falck. Pasini ricostruisce i 5,7 miliardi di lire serviti dal 2000, a suo dire, a sbloccare la riqualificazione dell’area Falck. «Ho pagato 4 miliardi in due tranche a Di Caterina all’estero perché così mi era stato chiesto da Penati per l’approvazione del piano regolatore di Sesto», ha messo a verbale. Penati «mi disse che avrei dovuto dare qualcosa al partito», che «l’operazione costava 20 miliardi», che «a prendere da me sarebbe venuto Di Caterina». Pasini racconta di aver trasferito sul suo conto “Pinocchio” in Lussemburgo due miliardi, poi dati a Di Caterina. Altri due miliardi li avrebbe ritirati in Svizzera. 500mila euro sarebbero poi stati consegnati a Giordano Vimercati, futuro capo di gabinetto di Penati. Un altro miliardo 250 mila euro, sarebbe mascherata nella permuta tra due terreni con Di Caterina.

I pm puntano sulla Serravalle Interrogato l'ex segretario della Provincia "Tangenti al Pd milanese" Penati si dimette da vice presidente Di Caterina: "Gli davo 20-30 milioni al mese"Coinvolti anche Grossi e Zunino Penati tradito da una e-mail Penati: "Ecco perché mi autosospendo" Parla il grande accusatore L'INCHIESTA Fatture false e società off shorePenati indagato LA SCHEDA Il più grande cantiere d'Europa L'area della Falck a Sesto

Gli obblighi verso le coop rosse. Oltre i soldi, dice Pasini, bisognava far lavorare le coop. Pasini coinvolge Omer Degli Esposti, vicepresidente del Consorzio cooperative costruttori di Bologna, colosso delle coop rosse, indagato per concussione. Da lui sarebbe arrivato l’invito ad assegnare due consulenze da 2,4 milioni di euro totali a Francesco Agnello e Gianpaolo Salami, anche loro indagati. «Dietro le pretese delle coop c’era Penati», è convinto il costruttore. Alla Ccc esprime solidarietà la Legacoop: «persone serie e perbene».

I lavori gratuti del Palasport. Per la ristrutturazione del Palaghiaccio è indagato per concussione il sindaco di Sesto, Giorgio Oldrini, ma la richiesta sarebbe arrivata proprio da Penati. Pasini avrebbe ristrutturato gratis la struttura, garantito con una fideiussione il mutuo, pagato diverse rate. Un esborso di tre miliardi di lire.

Il contenzioso Atm. Di Caterina, titolare della Caronte, dice ai pm di aver pagato centomila euro per avere l’appoggio di Antonino Princiotta, ex segretario generale della provincia, indagato per corruzione, nel contenzioso sui mancati incassi dalla vendita dei biglietti con Atm, che gestisce tram e bus a Milano. Una delle ultime delibere di Penati, nel 2009, sbloccò 12,8 milioni per la Caronte. Un provvedimento firmato proprio da Princiotta, bloccato dalla nuova giunta Pdl.

Le buste piene di soldi. Di Caterina parla di buste «sulle quali sono annotati i pagamenti in contanti a Penati e Vimercati», oltre «ad altri ma sempre su loro richiesta». Una somma, che «da fine 1997 al 2002 e qualcosa nel 2003» è «pari a due milioni 235mila euro». Di Caterina considera però parte dei soldi come prestiti, in attesa dei pagamenti di Pasini a Penati. La finta vendita di un terreno tra Bruno Binasco, gruppo Gavio, e Di Caterina serve per dare due milioni a Di Caterina per conto di Penati. «Avevo notevoli vantaggi: Penati e Vimercati mi proteggevano da Atm e mi consentivano operazioni lucrose».

La Serravalle. L’intervento del gruppo Gavio ha spinto i pm di Monza a chiedere a Milano gli atti dell’inchiesta sulla supervalutazione da parte della Provincia del 15% della Serravalle, ceduto nel 2005 da Marcellino Gavio. Una vendita «priva di qualsiasi utilità», per la Corte dei Conti. A «un prezzo congruo» secondo i periti incaricati nel 2005 dalla procura di Milano.

I fondi neri. Oltre un milione di euro. 700mila nella disponibilità di Luigi Zunino, tramite le società di Giuseppe Grossi, per oliare la pratica sul recupero delle ex acciaierie. Altri 420mila in una società inglese dell’architetto Marco Magni, indagato con l’assessore all’Edilizia, Pasqualino Di Leva. Secondo i pm potrebbero servire per tangenti.

Milano, la scure di Pisapia su Atm "Sprechi e privilegi inaccettabili" Nel mirino del Comune è finito il cda della municipalizzata dei trasporti, presieduta da Elio Catania. Che in una nota di dice "stupito e indignato" per le parole del sindaco

La scure del sindaco Giuliano Pisapia si abbatte sui vertici di Atm, l'azienda municipalizzata dei trasporti milanesi, con la revoca dell'intero consiglio di amministrazione della società guidata da Elio Catania (i consiglieri sono Giuseppe Frattini, Piero Ramponi, Francesco Tofoni e Dario Cassinelli). La decisione, ha detto Pisapia, "nasce dalla volontà di cambiare la strategia e migliorare il servizio in futuro e dal fatto che ci sono sprechi e privilegi che non possiamo accettare". Immediata la replica di Catania: "Stupore e indignazione. Questo è il sentimento che mi ispira quanto avvenuto, per come è avvenuto e per quanto dichiarato dal sindaco", si legge in una nota.

La giungla dei privilegi di Atm Lega, spremute d'arancia contro il sindaco

"Nei due mesi trascorsi dall'insediamento della nuova giunta non mi è stato mai concesso di essere ricevuto nè dal sindaco né dal direttore generale", prosegue Catania. "Stupisce, quindi, l'accusa di sprechi: l'azienda è sana, in utile, non indebitata, ha conseguito negli ultimi tre anni investimenti record e ottenuto progressi operativi e di servizio ampiamente riconosciuti che hanno reso Atm un benchmark nazionale e internazionale di efficienza, qualità trasparenza ed etica. Qualunque azionista ha il diritto di revocare un cda, ma respingo con forza le insinuazioni e le motivazioni addotte che non hanno sostegno nei fatti. Si astenga il sindaco dall'esprimere giudizi che infangano il lavoro fatto e semplicemente dica che questa è una scelta che non ha niente a che fare con conduzione manageriale e risultati. Per me, manager, sono le uniche cose che contano".

Sul fronte biglietti l'assessore comunale ai Trasporti, Pierfrancesco Maran, ha assicurato che "non tocchiamo alcun tipo di abbonamento, né annuale né mensile". Maran ha confermato invece il ritocco a 1,5 euro per il titolo di viaggio singolo deciso dalla giunta di Palazzo Marino. Pisapia ha definito "grave" il coinvolgimento di Atm "nella regia della campagna elettorale" di Letizia Moratti "in modo esplicito e senza interventi di censura da parte del presidente, del cda o dei vertici aziendali".

Dopo una settimana di "confronto e ascolto con le parti sociali", ha spiegato Maran, la giunta ha esteso alcune delle esenzioni previste, a cominciare dall'l'abbonamento annuale gratuito per gli over 65 con reddito Isee di 16mila euro (ma non più over 70 come promesso in un primo momento) e dalla validità dei biglietti, che passerà da 75 a 90 minuti. Gli altri interventi di "equità sociale", come li ha definiti Maran, riguardano il mancato ritocco del costo dei 371mila abbonamenti annuali e mensili e l'estensione dell'abbonamento studenti a tutti gli under 26 (e non più 25 come annunciato settimana scorsa). A questi si aggiungono l'entrata in vigore dell'orario estivo posticipato da luglio ad agosto, la rete di bus notturni al venerdì e sabato e nuove corsie preferenziali per i mezzi di superficie. Inoltre, l'assessorato alle Politiche sociali ha messo a disposizione 500mila euro per "interventi di gratuità anche per cassintegrati e disoccupati".

La notizia della revoca del cda arriva all'indomani della decisione del presidente di Sogemi, Luigi Predeval, di lasciare la guida della società che gestisce l'Ortomercato. Soltanto due settimane fa il Comune aveva invece decapitato d’imperio il consiglio di amministrazione di Milano Ristorazione, una delle controllate più spesso al centro di polemiche (per i conti) e di critiche per la qualità dei pasti serviti nelle scuole. Il presidente Roberto Predolin — rimosso con tutto il cda — ha annunciato battaglia (non per il mantenimento dell’incarico, ma per la copertura economica dei due anni che mancano alla scadenza del mandato), ma il Comune ha risposto netto: è nelle prerogative di legge riconosciute al sindaco, nei 180 giorni successivi alla sua nomina, cambiare i rappresentanti dell’ente nelle società partecipate. Stesso discorso è stato fatto per l’Aler (con il consigliere Francesco Triscari) e per l’Amat (con l’amministratore unico Adolfo Colombo)

Atm, la giungla dei privilegi fra Jaguar, sprechi e benefit

Il presidente di Atm, Elio Catania, assicura bilanci rosei e tagli agli sprechi, sotto la sua gestione. Lo dice sapendo di essere nella lista dei manager sotto esame. Ora che la nuova giunta ha puntato la lente sulle società partecipate mal governate, Elio Catania sa di dover preparare risposte ai possibili (prevedibili) rilievi. Ma ostenta tranquillità. Evidentemente, per lui non è un problema che l’Atm paghi un posto auto nel garage vicino all’abitazione del suo autista personale: 67 anni, qualifica di funzionario, l’uomo deve essere a disposizione del suo principale a qualsiasi ora, pronto a prelevarlo con la Peugeot grigio metallizzata in uso esclusivo del presidente.

I benefit. Cosa si intende, allora, per sprechi? Ecco alcuni esempi: casa gratis in centro per due anni per i dirigenti (ma anche per alcuni consulenti) che arrivano da fuori Milano (non pochi, visti gli innesti da Fs e Ibm di questi anni); copertura del leasing della Jaguar diFrancesco Tofoni (uomo di Ignazio La Russa, tra i probiviri del Pdl, a capo del settore Servizi diversificati e componente del cda di Atm), che preferisce far guidare al suo autista personale quest’auto invece di quella aziendale, di solito Audi o Passat che spesso vengono “girate” dai dirigenti alle mogli. Tanto loro possono chiamare le macchine di servizio guidate dagli autisti; o, ancora, il rimborso fino a 150 euro al mese di gasolio (sempre per i dirigenti), o il checkup sanitario gratuito per dirigenti e consulenti.

Il presidente. Due anni fa Catania riuscì ad “aggirare” le restrizioni imposte dalla Corte dei coni facendosi nominare “group ceo” delle 11 società della galassia Atm, quindi sommando le poltrone di presidente e amministratore delegato: totale ufficioso, quasi 450mila euro annui (mai smentiti, anche se lui ammette “solo” 366mila euro, tralasciando la parte variabile di stipendio). A questo si aggiungono le poltrone nei cda di Telecom (remunerazione base 110mila euro annui, più altri 100mila per tre poltrone nei comitati) e Intesa San Paolo (150mila euro all’anno), qualche carica accessoria e una pensione Inps da 12.276 euro netti al mese. «Il presidente di Sea, Giuseppe Bonomi, ha deciso di autoridursi lo stipendio — ragiona Roberto Rossi, segretario generale della Fit Cisl di Milano — Ecco, vorremmo che, prima di chiedere sacrifici ai milanesi, si facesse un serio risanamento in aziende come l’Atm, riducendo spese e sprechi».

I doppi incarichi. Nella selva dei cda di Atm le coincidenze sono tante. Per esempio: Giuseppe Frattini, componente del cda della holding, ha ricevuto anche un incarico di consulenza del progetto “Alta sorveglianza sede di via Monte Rosa” (150mila euro) e, da Mm, un’altra consulenza come collaudatore del prolungamento della linea M3. Dario Cassinelli, altro componente del cda (in quota Udc), è anche ad di Postecom spa: sarà un caso, ma a Postepay è stata affidata (senza gara) la gestione delle ricariche degli abbonamenti di Atm. Tofoni, si è detto, siede nel cda della holding ma è anche dirigente di Atm servizi: un bel caso di controllore e controllato. Era nel cda di Atm servizi anche l’ex deputato forzista Alberto Di Luca, ora assunto come dirigente della rete commerciale (stipendio che sfiora i 300mila euro annui, Golf Gti come benefit). Di Luca ha poltrone in diversi cda e anche la pensione da deputato, circa 6.500 euro al mese.

“Riparazione” per la mancata conferma nel cda della holding, l’anno scorso, per il 68enne Luciano Valaguzza, passato nel board di Atm servizi, assieme al larussiano Fulvio Caradonna, l’ex assessore comasco che ha nel curriculum anche una condanna per esercizio abusivo della professione medica. «Il Comune ha tagliato le auto agli assessori: sarebbe l’esempio migliore se anche in Atm i dirigenti rinunciassero alle auto aziendali e usassero i mezzi pubblici», propone il consigliere comunale pd Carlo Monguzzi. Che chiede «trasparenza nei bilanci, negli organigrammi e negli stipendi di Atm e delle sue controllate».

Le elezioni. Dicono in Atm che, per fortuna, il sindaco non si elegge ogni anno. Per mesi, infatti, l’azienda è stata in prima linea nella campagna elettorale di Letizia Moratti, con tessere gratuite inviate ai milanesi, o con il capo della divisione Marketing e comunicazione Marco Pavanello (che ha anche una poltrona nel cda di Atm servizi) prestato come spin doctor alla Moratti (pur restando in servizio presso Atm). Stipendio pagato da Atm per fare da consulente alla Moratti anche per Roberto Poletti, giornalista assunto come consulente per 160mila euro l’anno. Un contratto che dopo le elezioni non è stato più rinnovato.

venerdì 22 luglio 2011

Allarme sul maxidividendo Sea a rischio la quotazione in Borsa

Allarme Sea sui conti di Palazzo Marino. La tempesta sui mercati finanziari delle ultime settimane, infatti, è tornata ad addensare densi nuvoloni sulla quotazione in Borsa degli aeroporti milanesi. Un’operazione destinata a portare nelle casse del Comune entro fine anno 160 milioni di cui Milano ha bisogno come il pane. E mentre l’azienda e gli advisor continuano a lavorare per il collocamento («quella rimane la nostra priorità», assicurano fonti del gruppo) i tecnici della giunta hanno iniziato a studiare l’ipotesi di un “Piano B” per non aprire un’altra voragine nei conti della città.

L’iter per la vendita del 2535% della società di gestione di Linate e Malpensa, naturalmente, prosegue per ora come previsto. La domanda di ammissione in Borsa è stata presentata a Palazzo Mezzanotte pochi giorni fa. Tre banche d’affari stanno mettendo a punto il prospetto. L’obiettivo è quello di mandare in porto l’operazione tra ottobre e novembre per poi staccare la maxicedola milionaria per il Comune. La strada verso Piazza Affari si è fatta però improvvisamente in salita nelle ultime settimane. La speculazione (al netto della ripresina di ieri) ha iniziato a mettere nel mirino l’Italia. I mercati sono andati in fibrillazione, scivolando ai minimi del 2011.

Uno scenario da incubo per una quotazione, specie in un anno in cui ben quattro potenziali matricole – Rhiag, Moncler, Philogen e Sem – hanno rinunciato allo sbarco in Borsa alla vigilia del debutto proprio perché non riuscivano a trovare compratori al prezzo desiderato. «Se avessimo dovuto collocare gli aeroporti milanesi in questi giorni – dice una fonte vicino alle banche coinvolte – sono quasi certo che l’operazione sarebbe fallita».

In casa Sea il copione lo conoscono bene: nel 2001 Malpensa aveva bussato a Piazza Affari una prima volta, cancellando il piano di quotazione in zona Cesarini per la crisi seguita all’attentato alle Torri Gemelle. La giunta Albertini aveva provato nel 2006 a vendere il 33 per cento della società a investitori istituzionali calcolando in 600 milioni il valore del 100 per cento dell’azienda (il 50 per cento in più di quanto viene stimata oggi). Alla fine però l’asta era andata deserta.

Non c’è due senza tre, dice il proverbio. E in Comune, dove il dividendone della Sea era considerato fino a ieri un assegno già in cassaforte, hanno iniziato a drizzare le antenne. Cosa fare se fra tre mesi i mercati saranno in crisi? Non si tratta di una discussione accademica. Palazzo Marino sta già incontrando forti difficoltà a vendere la partecipazione nella Serravalle, un’altra somma data già per scontata nei bilanci previsionali della giunta Moratti. E il mancato incasso della cedola dagli aeroporti rischierebbe di far saltare del tutto il bilancio municipale.

I tecnici della giunta, dunque, hanno iniziato da qualche giorno a valutare, per ora a livello teorico, eventuali alternative. La strada è stretta: i 160 milioni, in teoria, sono già disponibili nel bilancio della Sea, alla voce riserve. La loro distribuzione però è stata vincolata alla quotazione. In caso di flop del collocamento si potrebbero cambiare gli accordi e procedere a un prelievo “forzoso” (Palazzo Marino è azionista di controllo di Sea). Ma Malpensa e Linate resterebbero così senza un quattrino in tasca alla vigilia di un ambizioso piano di investimenti e dovendo ancora fare i conti con il dehubbing dell’Alitalia. Trovare una soluzione non sarà facile.

Un’altra ipotesi potrebbe essere quella di seguire l’esempio di Moncler. L’azienda di piumini, respinta da Piazza Affari, ha ceduto una quota del suo capitale a un nuovo investitore, risolvendo così la questione senza passare dalla Borsa. Il settore delle infrastrutture in fondo rimane un asset interessante per gli operatori istituzionali. Privati (il fondo F2I ad esempio ha già rilevato lo scalo di Capodichino e quello di Genova) o pubblici come la stessa Cassa depositi e prestiti. Si vedrà. Per il momento in Sea e in Comune incrociano le dita. Sperando che sui mercati torni il sereno e sotto l’albero di Natale la giunta Pisapia possa trovare come regalo l’assegno da 160 milioni della società guidata da Giuseppe Bonomi.

Aumento tariffe ATM Milano

Ciao Blog, come previsto si iniziano a vedere i crateri lasciati dal DUO Albertini Moratti, purtroppo non parliamo di 2 giocatori delle squadre milanesi, ma aihmè dei due peggiori sindaci della storia di Milano, ora è facile sparare sulla croce rossa, già sento i commenti dei milanesi, "Te l'avevo detto che quei comunisti appena arrivano aumentano le tasse", si ma chissà perchè quando sti "comunisti" vanno al governo, sia dei comuni, sia delle regioni e peggio ancora al governo della nazione , trovano sempre delle voragini, semplice, chi ha governato milano per vent'anni era un vero e proprio incapace, hanno sperperato, hanno MANGIATO beni dei milanesi regalandoli ai soliti amici loro, vedi i vari zunino, ligresti moratti e chi più ne ha ne metta, e adesso bisogna iniziare a ripagare i danni. La cosa peggiore però, sarà sentire i milanesi che si lamenteranno, ma sono gli stessi milanesi che hanno voluto che un Sindaco come Albertini, investisse i soldi dei milanesi ( bond rilasciati dal comune e in scadenza ne 2022 ) in derivati,  la più grande idiozia che un sindaco potesse fare e per fortuna che era un imprenditore capace, ora cari milanesi nel 2022 il comune di Milano DOVRA' ridare, e non sto scherzando, 1.900.000.000 di euro ( un miliardo e novecentomilioni di euro ) in pratica tra 20 anni questo comune sarà in fallimento, quindi, anche se hanno aumentato, ma non per tutti, il biglietto a 1.50 non fate commenti pensate solo ad ALBERTINI ( non il centrocampista del Milan ) ma al ex Sindaco di Milano e fategli tanti auguri di buona salute.........

lunedì 18 luglio 2011

Da settembre in 88 strade arrivano i vigili di quartiere: «Più sicurezza»

La sera ancora no. Ma ci arriveremo: l'assessore Granelli cercherà l'accordo coi sindacati (anche) sul turno notturno. Per far tornare del tutto i conti. I numeri ci son già: dal 19 settembre 250 vigili di quartiere in 88 zone. Sarà intanto garantita la copertura dei turni di mattino e pomeriggio (fino alle 19). E non è vero che il piano dei vigili di quartiere - tema insistito della campagna elettorale di Pisapia - dimenticherà il centro. Dice l'assessore comunale alla Sicurezza Marco Granelli: «Cureremo l'intera città. Attenzione particolare avrà, per esempio, il Vigentino». Ai primi 250 vigili ne seguiranno più avanti altrettanti. Avranno «un'importante funzione sociale» pur garantendo «la prevenzione di situazioni di criminalità» assicura Granelli. Il quale non esclude la possibilità di corsi di formazione professionale per i prescelti.

Rispondendo indirettamente a un'obiezione di Riccardo De Corato. L'ex vicesindaco è stato con la giunta Moratti l'omologo - per assessorato - di Granelli. E considerata l'annunciata partenza per settembre, vorrebbe sapere con quali competenze «specifiche e aggiuntive» andranno in strada i vigili di quartiere. «Il giorno prima davano multe e dall'indomani faranno tutt'altro? Mi spieghino». Poi vorrebbe pure sapere dati sull'operatività dei vigili. Quanti sequestri? Quante sanzioni? Ora, Granelli non subisce particolar fascino dall'elencare numeri e statistiche «a prescindere». Preferisce lavorare alla «riforma» articolata della polizia locale.

Con una premessa («Le attività non sono state rallentate, presto ne daremo conto») e con un concetto ripetuto: «Non abbiamo intenzione di riscatenare una caccia dei vigili ai clandestini. Penso al Nucleo di tutela trasporto pubblico che era anche adibito al controllo dei permessi di soggiorno sui mezzi. Il personale sarà utilizzato lì dove sorgeranno problemi. Per dare risposte immediate, concrete, nel merito». 

domenica 17 luglio 2011

Bossi, Berlsuconi e Papa

Ciao Bolg, è vero che non bisogna mai essere sicuri di quello che dicono i politici, ma questa volta si è raggiunto il ridicolo, fino a qualche giorno fa il leader della Lega Bossi aveva dato l'ok per l'arresto di Papa, dopo 48 ore ha cambiato completamente idea, ora io capisco la fedeltà a Berlusconi e a tutto il suo governo di nani e ballerine, ma oggi vorrei capire quanto Bossi DEVE Berlusconi in termini di favori, è vero che Silvio ha pagato per intero i debiti della banca della Lega ( sono dei falliti pure in finanza e credo siano gli unici ad aver fatto fallire una banca senza una crisi economica grave )ma qualcosa non mi torna su questi DUE. Quello che non capisco sono i leghisti, ma non riescono proprio a togliersi, non dico tutte e due le fette di salame, ma almeno una fetta di salame sugli occhi potrebbero toglierla e capire che brutta fine stanno facendo loro e tutta la nazione, compresa quella inesistente della Padania.
Credo che l'arresto di uno come Papa o il non arresto non possano cambiare le sorti dell'Italia, ma se il Nano viene cacciato qualcosa, di molto importante, possa cambiare in questo paese.

venerdì 15 luglio 2011

Indagini sulle case vacanza del Comune di Milano

I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Milano hanno eseguito quattro perquisizioni, anche a Bergamo e Padova, ed un ordine di esibizione, nell'ambito di un indagine delegata dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo. L'attivita' di polizia giudiziaria e' diretta ad accertare eventuali irregolarita' avvenute con riferimento all'aggiudicazione di appalti del Comune di Milano per l'affidamento dei servizi integrativi per la gestione delle Case Vacanza. L'inchiesta punta ad accertare se la societa' aggiudicataria dell'appalto abbia prodotto al Comune documentazione falsa o contraffatta, tale da condizionare, a proprio vantaggio, le procedure relative all'aggiudicazione della gara d'appalto.
Il Comune si costituirà parte civile in caso di processo sulla vicenda degli appalti per le case vacanza del Comune, su cui è in corso un'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo. Lo ha annunciato il vice sindaco Maria Grazia Guida, dopo la riunione di giunta. "Noi ci costituiremo parte civile se dovessero in qualche modo insorgere problemi di tipo giudiziario - ha spiegato Guida - perchá riteniamo lesa l'amministrazione comunale, soprattutto nella tutela delle strutture che vengono usate per i bambini".

Tassista ucciso, scarcerata Stefania Citterio perché mamma

Concessi gli arresti domiciliari in quanto mamma a Stefania Citterio, rinviata  a giudizio insieme al fratello Pietro per concorso nell'omicidio del tassista Luca Massari, massacrato per aver investito e ucciso un cane. La scarcerazione è stata decisa dal gup Stefania Donadeo, che invece ha rigettato un'analoga istanza avanzata anche da Pietro Citterio ieri, in occasione dell'udienza terminata con la condanna a 16 anni di reclusione per Morris Michael Ciavarella. Stefania Citterio era detenuta a San Vittore da nove mesi come gli altri imputati, insieme alla figlia di un anno e mezzo avuta da Ciavarella. 

Il gup le ha concesso i domiciliari in virtù di un combinato tra l'articolo 275 del codice di procedura penale e di una recente sentenza della Corte costituzionale. L'articolo del codice, al quarto comma, stabilisce che non è applicabile la misura della custodia in carcere alle mamme con figli minori di 3 anni in assenza di esigenze cautelari di eccezionale rilevanza. Mentre la sentenza 164/2011 emessa a marzo dalla Corte costituzionale ha stabilito l'incostituzionalità della norma che non consentiva una misura cautelare diversa dal carcere nei casi di omicidio. Donadeo ha invece respinto l'istanza di conversione della misura di Pietro Citterio, ritenendo che sussistono comunque i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari. Per i due fratelli il processo comincerà il prossimo 16 ottobre davanti alla prima corte d'assise.

Sono stati eletti i presidenti e i vice presidenti di tre Commissioni consiliari permanenti del Comune di Milano.

Mattia Stanzani (Pd) guiderà la Bilancio, Patrimonio, Tributi, insieme al vice Presidente Emanuele Lazzarini (Pd). Anita Sonego (Sinistra per Pisapia-Federazione della Sinistra) presiederà la Pari Opportunità con Maria Elisa D'Amico (Pd) vice. Mirko Mazzali (Sel) è stato eletto alla guida della Commissione Sicurezza e Coesione sociale, Polizia locale, Protezione civile e Volontariato, nonostante, nei giorni scorsi, l'avvocato milanese avesse fatto pubblicamente sapere di voler fare un «passo indietro», qualora la sua nomina avesse creato problemi nella maggioranza. Vice presidente è Gabriele Ghezzi (Pd).  

Dalle auto blu ai disabili. Le delibere della giunta

Revocato il cda di Milano Ristorazione. L'atto di revoca di tutto il board della societa' controllata dal Comune e' stato firmato dal sindaco Giuliano Pisapia. A riferirlo e' stato il direttore generale del Comune Davide Corritore, dopo la riunione di giunta. Il sindaco ha revocato anche l'incarico ai rappresentanti dell'amministrazione in Amat e in Aler. 

Viene revocato l'incarico ai 5 componenti del cda dell'azienda che fornisce i pasti alle mense delle scuole cittadine: il presidente Roberto Predolin, Liliana Bognini, Michele Carruba, Simone Crolla, Alberto Regazzini. 

Nell'Aler "salta" l'ex consigliere comunale del Pdl, Francesco Triscari, nel consiglio di amministrazione dell'azienda in rappresentanza del Comune dal settembre 2008, e in Amat, l'Agenzia per la mobilità e l'ambiente, l'amministratore unico Adolfo Colombo. La decisione, ha spiegato Corritore, è stata presa "nell'ambito delle facoltà riconosciute al sindaco di revocare le nomine sulla fiducia del sindaco". Le revoche sono state notificate oggi ed "è già in corso la scrittura del bando che partirà lunedì" e "entro il 10 settembre dovremmo avere il quadro delle nuove nomine".
BOLITE LE AUTO BLU -Palazzo Marino rinuncia definitivamente alle "auto blu". Lo aveva annunciato ad Affaritaliani.it Davide Corritore, direttore generale del Comune di Milano, durante la diretta web.
Dopo il periodo di sperimentazione di un mese di una forma di "car sharing" per gli assessori, con una circolare sono stati aboliti oggi i servizi di accompagnamento casa-lavoro e i servizi con auto e con autista "ad personam" per assessori e dirigenti con le auto bianche a disposizione di palazzo Marino.
La circolare prevede che nell’ambito degli interventi di razionalizzazione e contenimento della spesa venga utilizzato prevalentemente il trasporto pubblico e i servizi di bike sharing e di car sharing ATM-GuidaMI. In particolare viene disposto:
- l'abolizione del servizio casa-lavoro per Assessori, Direttore Generale, Segretario Generale e Presidente del Consiglio Comunale, salvo casi di viaggi di lavoro o partecipazione a convegni/riunioni fuori sede da effettuarsi all’inizio o al termine della giornata lavorativa;
- l’abolizione del servizio di assegnazione ad personam di autovetture, nonché divieto di assegnazione d personam di autisti per Assessori, Presidente Consiglio Comunale, Direttore Generale, Segretario Generale e Capo del Gabinetto del Sindaco; - la conferma del divieto di auto blu e, conseguentemente, dell'utilizzo di auto di piccola cilindrata o offerte all'Amministrazione in comodato gratuito;
- la conferma del monte ore straordinari mensile massimo di 52 ore per autista;
- l'estensione del servizio di car sharing, gestito dalla Direzione Centrale Facility Management, dal quale potranno usufruire indifferentemente Consiglieri Comunali, Presidente del Consiglio Comunale, Assessori, Capo di Gabinetto del Sindaco, Direttore Generale, Segretario Generale, dirigenti e dipendenti, per esigenze di servizio.

Il Car sharing è fruibile, su prenotazione, dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 20. Saranno emanate a cura della Direzione Centrale Facility Management disposizioni operative per servizi eccezionali da svolgersi dalle ore 20 alle ore 23. La circolare è stata firmata al termine del primo mese di sperimentazione sul servizio car sharing condiviso per gli organi di vertice che ha portato ottimi risultati. In 30 giorni (periodo 12 giugno – 12 luglio) si è registrato un significativo risparmio di tempo, passando da 400 ore mensili di attività degli autisti per ogni per assessore a 34 ore mensili, con un calo superiore al 90%. Gli autisti, non più ad personam, hanno potuto così effettuare altri servizi alla città, in passato relegati ai ‘tempi morti di attesa’. “La circolare che ho firmato questa mattina dopo un mese di osservazione – dichiara il Direttore Generale del Comune Davide Corritore - è una soluzione che consente di mettere a disposizione il tempo risparmiato dell’uso delle auto per gli Assessori a favore della città per servizi sociali, amministrativi e tecnici”. Proseguendo con il metodo di comunicazione inaugurato con il nuovo mandato della Giunta Pisapia volte a favorire un’ampia e immediata circolazione delle decisioni prese dall’Amministrazione, questa circolare sarà pubblicata su internet.
DISABILITA' - Via libera del Comune di Milano alla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. la Giunta comunale ha approvato la delibera, presentata dall'assessore alle Politiche Sociali e Servizi per la Salute, Pierfrancesco Majorino, che adotta l'accordo internazionale votato dalle Nazioni Unite nel dicembre del 2006. "Finalmente il Comune di Milano si adeguerà ai principi stabiliti dalla Convenzione - ha detto l'assessore - e dedicherà un'attenzione particolare alla tutela dei diritti delle persone con disabilità fisica, sensoriale, mentale. Il nostro intento è quello di dar loro maggiore visibilità e di coinvolgerle come soggetti attivi nella progettazione di politiche volte a rendere Milano una città più aperta e solidale".

La Convenzione, ratificata dal Parlamento nel 2009, impegna il Comune al pieno rispetto dei diritti delle persone con disabilità, a promuovere la loro inclusione sociale, a contrastare ogni forma di discriminazione. È uno strumento che non crea nuovi diritti, ma intende rafforzare quelli già riconosciuti: il diritto alla vita, all'integrità fisica, alla mobilità, alla tutela giuridica, alla sicurezza, all'istruzione e alle pari opportunità. Nello specifico la delibera prevede azioni finalizzate a creare una nuova cultura della disabilità e stabilisce il controllo dell'effettiva applicazione dei principi sanciti dalla Convenzione, anche attraverso il contributo di persone con disabilità, delle loro famiglie e delle associazioni. L'assessore Majorino si avvarrà della collaborazione, a titolo gratuito, di Franco Bomprezzi, fino ad oggi portavoce di Ledha, la Lega per i diritti delle persone con disabilità.

"È con grande gioia - ha detto Bomprezzi - che assumo questo ruolo di consulente sulle politiche per le persone con disabilità. Sono contento che il primo atto della Giunta su questo argomento sia l'adozione della Convenzione Onu. Sarà questa la guida per monitorare e orientare gli interventi di programma in tutti i settori dell'attività amministrativa, non soltanto per quanto riguarda i tradizionali e fondamentali servizi di welfare". L'assessorato alle Politiche Sociali svilupperà e rinnoverà i servizi, a cui oggi accedono circa 5 mila persone con disabilità. Tra gli obiettivi quello di incentivare le misure volte ad abbattere le barriere architettoniche all'interno delle abitazioni e nei luoghi pubblici.
COPPIE DI FATTO - "Usciamo dalla dinamica 'registro si', registro no' e iniziamo a capire cosa si puo' fare ai sensi della normativa vigente e in ragione di come e' strutturata l'attuale anagrafe". E' l'invito che Pierfrancesco Majorino, assessore alle famiglie, ha lanciato ai radicali intervenendo all'incontro organizzato a palazzo Marino per discutere il futuro del movimento a Milano. "Su questo tema e' molto importante scegliere che tipo di battaglia portare avanti a Milano, consapevoli che Milano non e' un paesino - ha spiegato - la battaglia che facciamo qui puo' infatti diventare, anche altrove, una buona pratica da seguire o trasformarsi in immobilismo dirompente".

lunedì 11 luglio 2011

Comune, i benefit degli eletti da San Siro ai mezzi pubblici

Ticket per il pranzo ai consiglieri comunali: il loro costo sarà scalato dal compenso, per arginare il malcostume delle “colazioni di lavoro” a spese di Palazzo Marino. È la novità a cui lavora il presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo per mettere ordine al sistema dei benefit di cui godono gli eletti nel parlamento cittadino.  «Sto analizzando le dotazioni dei consiglieri — dice Rizzo — e l’introduzione del ticket, spendibile nei ristoranti dove pranzano i dipendenti del Comune, sarebbe positiva».

I consiglieri regionali viaggiano gratis I manager d'oro della Provincia Gli stipendi d'oro del Pirellone I benefit da 50mila euro per chi rinuncia all'auto blu

Oggi ai consiglieri è consentito scaricare le spese della colazione, come “incontro di lavoro”, dalla somma che il Comune trasferisce ai partiti per la comunicazione. Il pranzo pagato, di cui non tutti usufruiscono, è uno dei benefit a cui hanno diritto i consiglieri a fronte di compensi — va detto — tutt’altro che faraonici. I consiglieri, la cui remunerazione è stata via via sforbiciata dalle leggi, sono pagati in base alle sedute a cui partecipano (in agosto non guadagnano un euro) e non possono percepire più di un quarto dello stipendio del sindaco. «In pratica — dice Rizzo — nessuno si mette in tasca più di 1.500 euro, per dieci mesi l’anno». In compenso molti hanno un altro impiego e il Comune rimborsa ai datori di lavoro le ore passate in Comune. E l’elenco dei bonus è lungo.

Ogni consigliere ha diritto a due biglietti per ogni manifestazione allo stadio di San Siro, dal derby ai concerti. Un vantaggio a cui il radicale Marco Cappato ha rinunciato, mettendo all’asta i propri tagliandi omaggio. Alla Scala, il Comune ha due palchi che i consiglieri possono prenotare. Atm garantisce loro l’abbonamento ai mezzi a metà prezzo, e se si spostano in auto hanno un pass per posteggiare ovunque (strisce gialle e blu) e passare nelle corsie preferenziali, «in regime di parità con i taxi». Durante le sedute del Consiglio la cena costa ai consiglieri 1,81 euro, e a tutti sono garantiti computer portatile e telefono cellulare con scheda pagata.

Oltre ad alcuni posti auto gratuiti all’aeroporto di Linate, una convenzione con il posteggio di piazza Meda, dietro a Palazzo Marino, consente ai consiglieri di parcheggiare gratis. Rizzo valuta se cambiare la regola. «Mentre i biglietti per stadio e teatri non costano alla collettività — dice — quella convenzione grava sul Comune». Per i trasferimenti sarebbero a disposizione dei consiglieri alcune utilitarie, il cui uso è però sempre più raro per timore delle polemiche sulle auto blu. Risultato: il Comune paga lo stipendio agli autisti, in organico, che spesso restano fermi. «È l’esempio  — dice Rizzo — di come il populismo porti danno. Se i consiglieri utilizzassero le auto bianche in servizio sarebbe meglio. E mi piacerebbe potere garantire a tutti i rimborso di corsi di aggiornamento professionale e iniziative culturali».

Tornelli o bigliettaio sulla 90-91 guerra agli abusivi senza ticket

Tornelli 'leggeri' per salire sui filobus della 90 e 91 dopo le 22. O un bigliettaio-controllore ad attendere i passeggeri all'unica porta di salita. Sono le due ipotesi a cui l'Atm e l'assessore comunale alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, stanno lavorando e fra le quali sarà fatta una scelta definitiva fra due settimane.

Del tema della sicurezza sulla circolare Maran e il presidente di Atm hanno discusso in un incontro in cui si è parlato del problema dei viaggiatori senza biglietto. Per Atm sono di 40 milioni di euro all'anno i mancati introiti per i biglietti non timbrati, con una quota di passeggeri non paganti stimata del 2 per cento sulle linee metropolitane e del 12 sulle linee di superficie, percentuale che lievita su tratte come quella della 90-91 specie in orari serali.

E' contro questo fenomeno, spiega Maran, ma soprattutto per garantire più sicurezza sulla circolare senza ricorrere alle ronde che Comune e azienda di trasporti stanno mettendo a punto le due ipotesi. La prima è di installare un 'tornello leggero' per salire sul filobus o riportare a bordo la figura del bigliettaio, con l'apertura della sola porta anteriore. Al vaglio anche la possibilità di installare una distributrice di biglietti a tariffa maggiorata, per scoraggiare l'uso dei mezzi senza titolo di viaggio. La valutazione verrà fatta nei prossimi 15 giorni, spiega Maran, anche in rapporto al miglioramento previsto del servizio della 90-91, con le nuove corsie preferenziali e i semafori 'intelligenti' in fase di installazione fra piazzale Lotto e piazza Napoli.

mercoledì 6 luglio 2011

Piano anticaldo, il Comune stanzia 515 mila euro. Quasi 75mila anziani soli

MILANO - Finora la stagione è stata eccezionalmente fresca, ma nel weekend è prevista la prima ondata di vero «caldo africano» dell'estate, che interesserà soprattutto il Sud ma in parte anche Milano. Arriva dunque a proposito il Piano anticaldo, presentato mercoledì mattina dalla giunta Pisapia. Il Comune di Milano ha messo a disposizione 515 mila euro, di cui 45 mila riservati all'assistenza ai disabili. L'obiettivo del piano 2011, attivo dal 1 giugno al 4 settembre, è potenziare e diversificare l'assistenza agli anziani nel periodo estivo. Gli interventi riguardano non solo la popolazione ultra 60enne, ma anche le persone con disabilità con una percentuale di invalidità superiore al 46%. Nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, mercoledì mattina a Palazzo Marino, l'assessore alle Politiche sociali e servizi per la salute Pierfrancesco Majorino ha spiegato: «Vogliamo essere più vicini alle fasce deboli durante tutta l'estate. Il Comune provvederà a un maggior controllo nella gestione dei servizi, anche per conoscere direttamente le nuove richieste di aiuto». A Milano, secondo dati del Comune e della Asl, sono circa 158 mila le persone con più di 75 anni, di cui quasi 75 mila vivono soli, spesso con problemi di salute di vario genere e che d'estate soffrono più degli altri il caldo eccessivo.
CINEMA, GELATI E PISCINE GRATIS - Durante il periodo estivo saranno potenziati tutti gli interventi messi a disposizione degli anziani nel corso dell'anno, in particolare: il monitoraggio delle persone considerate a rischio, ovvero i 5.165 anziani iscritti all'anagrafe della fragilità per determinate patologie; l'assistenza domiciliare; la consegna dei pasti a domicilio; l'accompagnamento per la spesa e le visite mediche e anche l'offerta agli anziani indigenti di buoni spesa gratuiti e di buoni per i taxi. Fino al 30 agosto sono disponibili: 300 buoni gratuiti per il cinema in tutte le sale cinematografiche cittadine; 400 gelati offerti dalla Gelateria Marghera; 300 pizze offerte da diversi locali del centro; 300 abbonamenti gratuiti alle piscine comunali per gli ultra 65enni; 70 tagli e piega presso i parrucchieri Spy e Biondi e visite gratuite ai musei cittadini. Inoltre, anche quest'anno, Telecom Italia supporterà il Piano Anticaldo del Comune attraverso i «Pony Tim della solidarietà», fornendo telefonini e schede prepagate ai volontari delle associazioni impegnate a sostegno degli anziani. Dal 28 luglio, poi, ai servizi di assistenza si aggiungeranno le iniziative organizzate per gli anziani dai 29 Centri Socio Ricreativi Culturali presenti in città.
I VOLONTARI - Assistenti, custodi sociali, operatori delle cooperative accreditate con il Comune, volontari: le persone impegnate nel Piano Anticaldo sono 320, oltre alle 1100 a disposizione durante tutto l'anno. Quest'anno Palazzo Marino ha previsto un aumento di almeno 24mila pasti a domicilio e di circa 7mila interventi di assistenza domiciliare. Fino ad oggi si sono rivolti al numero verde 262 utenti, sono stati consegnati 863 pasti a domicilio e sono stati effettuati 227 interventi di assistenza domiciliare. Per accedere ai servizi gli anziani hanno a disposizione i numeri 800.777888 oppure 02.0202.

La Santa Sede salva il San Raffaele - Milano


ma come si fa a buttare i soldi per i soliti avventurieri del capitalismo, con questi soldi avrebbo sfamato un sacco di gente invece di sfamare quell'incapace di Don Verzè e i SUOI AMICI di merende

La Santa Sede salva il San Raffaele - Milano

Il sindaco Pisapia incontra la famiglia dell'uomo morto dopo l'arresto

MILANO - Il sindaco Giuliano Pisapia ha incontrato mercoledì pomeriggio a Palazzo Marino, su richiesta della famiglia, la moglie di Michele Ferrulli, Caterina Mele, la figlia Domenica e il marito. Michele Ferrulli è morto giovedì scorso dopo un controllo di polizia in via Varsavia a Milano. Al termine della breve visita, richiesta dai familiari della vittima, il primo cittadino del capoluogo lombardo si è detto «sicuro che la magistratura accerterà la reale dinamica dei fatti». All'uscita da Palazzo Marino Caterina Mele si è allontanata in lacrime con i famigliari.
I POLIZIOTTI - Sempre mercoledì sono comparsi davanti al pm Gaetano Ruta i quattro poliziotti indagati per omicidio preterintenzionale. Nell'interrogatorio, su consiglio del loro legale, i quattro agenti non hanno risposto direttamente al pm ma hanno preferito fare riferimento al verbale di servizio redatto dopo quella serata, conclusasi con la morte di Ferrulli. Il verbale è depositato agli atti dell'inchiesta. Nella loro relazione scritta, gli agenti avevano spiegato di essere intervenuti per una segnalazione di schiamazzi e di aver poi ammanettato Ferrulli, il quale avrebbe avuto un comportamento «aggressivo e ostile». L'uomo, secondo la versione degli agenti, era stato poi colto da un malore mentre si trovava a terra nel corso dell'arresto.
IL LEGALE: CONSIGLIO MIO - «Questa mattina si è svolto l'interrogatorio dei miei assistiti, che hanno confermato espressamente il contenuto della loro annotazione di servizio del 10 luglio che dà l'esatta ricostruzione dell'accaduto», scrive in una nota l'avvocato Massimo Pellicciotta, difensore dei quattro agenti. L'avvocato ha spiegato che i poliziotti non si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, bensì si sono riportati alla relazione di servizio, stilata subito dopo l'intervento e consegnata al Pm nei giorni scorsi. «L'esito dell'autopsia, che conferma integralmente la versione dei poliziotti acclarando la loro innocenza - ha proseguito il legale - mi ha determinato a consigliar loro di non rispondere ad ulteriori domande, ritenendo non sussistere ipotesi di reato in relazione alle quali gli indagati debbano difendersi».
IL MASSAGGIO CARDIACO - I lettighieri del 118 che hanno soccorso Ferrulli sono stati ascoltati martedì pomeriggio e hanno confermato di aver effettuato un massaggio cardiaco «vigoroso» e prolungato nel tempo al 51enne. La procedura di pronto soccorso, hanno spiegato i sanitari al magistrato, prevede anche la possibilità di rompere le costole del paziente in caso di arresto cardiaco nel tentativo di rianimarlo.
LA FIACCOLATA - In una nota diffusa dai comitati di quartiere, che hanno organizzato una fiaccolata «per chiedere verità e giustizia» venerdì alle 21 in via Passo del Turchino, Ferrulli viene ricordato come una persona molto attiva nei movimenti di lotta per la casa. Anche per questo alla fiaccolata saranno presenti diversi comitati di occupanti per necessità» di vari quartiere di Milano. «Siamo vicini alla famiglia di Michele - scrivono i rappresentanti dei comitati - e continueremo il nostro impegno con il ricordo di tanti che nei quartieri in condizioni di ingiustizia e di oppressione hanno concluso la loro vita».

domenica 3 luglio 2011

URGENTE!!! da VAL di SUSA


DI:Valeria Tiseo RICEVIAMO CON PREGHIERA DI DIFFONDERE, grazie:   In Val di Susa c'è una guerra. E nessun telegiornale sta dicendo la verità. Una popolazione locale sta tentando di opporre resistenza alla costruzione di un'opera voluta da lob...bies finanziarie, sostanzialmente inutile, destinata al trasporto delle merci (non è alta velocità.. per chi ancora non lo sapesse!), dal costo pari a tre volte il ponte di messina.. TRE VOLTE il costo del PONTE DI MESSINA. Cito inchieste del Politecnico di Torino e Milano, e dati estratti dalla trasmissione Report (Rai tre) e da una bellissima trasmissione andata in onda alcuni mesi fa su La 7. Non mi dilungo sull'impatto ambientale, la collina di amianto (una stima di una ASL di Torino parla di 20.000 morti nei prossimi anni per la nube di fibre..), il tunnel di 54 km dentro una montagna già scavata dall'enel perchè ricca di Uranio.. ma vi informo di questo: i soldi destinati allacostruzione li metteranno le banche, ad un tasso del 6,2 % (interessante eh.. ) ma la fidejussione a garanzia del prestito sapete chi l'ha messa? i 45 miliardi sono quello che dovremo sostenere come costo per ridurre un pochino il nostro debito con l'estero per stare in Europa e il povero Tremonti non sa dove reperirli. Voi!! Noi!!! o se preferite lo Stato italiano! entro 9 anni dovremo restituire 45 miliardi di debito alle banche che hanno finanziato l'opera. Siete (e siamo) pronti a pagare altri 45 miliardi per far viaggiare più veloce l'acqua minerale di lecce verso la Norvegia, e far arrivare prima i biscotti inglesi sullo scaffale del vostro supermercato? A proposito.. non passeranno dalla Val di Susa le merci... Un noto docente del Politecnico dice che il costo del transito per un camion da questo valico non sarà competitivo con i costi degli altri tunnel che già esistono.. Questa sarà davvero una costosissima cattedrale nel deserto. Volevo solo informare tante persone che ancora non sanno.. Grazie del vostro tempo... e chi di voi volesse aiutarci a fermare questo disastro divulghi questa mail. Claudio Guerra- Per chi vuole saperne di più..http://www.notav.eu/     Mostra altro   Di: Lu Agnello

sabato 2 luglio 2011

Conti in rosso del Comune Tabacci taglia 25 milioni

Un taglio di 25 milioni alla spesa corrente che si aggiunge alla riduzione già programmata dalla precedente giunta di 28 milioni di euro. È questo l'obiettivo che Bruno Tabacci, assessore al Bilancio, vuole raggiungere per iniziare a riequilibrare un preventivo 2011 che ha 186 milioni di disavanzo. La strategia, per trovare quei 53 milioni, è fare interventi mirati, anche di una certa consistenza, eliminando tutto il superfluo e salvando solo i servizi strettamente necessari. Nella speranza di non dover toccare il capitolo delle entrate, che si rimpolpa rivedendo al rialzo le tariffe dei servizi, in particolare per le fasce di reddito più alte.

La Moratti sapeva del buco Scintille tra Pisapia e Moratti Commissione di controllo sul terzo settore Tabacci: lotta contro gli sprechi

La giunta esclude il rincaro del biglietto dell'Atm, mentre sulle rette delle mense o le iscrizioni agli asili nido si sta facendo una riflessione. "È assolutamente prematuro parlare di aumenti - commenta Maria Grazia Guida, vicesindaco e assessore all'Educazione -, ma come diceva Don Milani "Non c'è peggior ingiustizia che fare parti uguali tra diseguali". Gli incontri bilaterali tra Tabacci e i colleghi di giunta, ieri, sono andati avanti per tutto il giorno. Ad ognuno di loro l'assessore ha proposto dei capitoli da eliminare. Niente tagli orizzontali, ma "l'abbandono dei contributi a pioggia e la riduzione dei centri di spesa", come spiegavano ieri assessori come la Bisconti ("renderemo più efficiente Milanosport") e D'Alfonso ("Devo tagliare un milione e 200mila euro del bilancio residuo di quest'anno, lo farò rivedendo tutti gli eventi e le spese per la comunicazione").

Eventi, consulenze esterne, finanziamenti alle associazioni che non erogano servizi ai cittadini: la scure cadrà prima su queste voci. Perché, spiegava ieri con una nota l'assessore Tabacci, dall'analisi dei conti "emerge un quadro molto complesso, che incide in maniera rilevante sull'equilibrio del bilancio 2011 ma, soprattutto, sulla redazione di quello del 2012. Serve un uso consapevole di tutte le leve a nostra disposizione". Come dire: il sacrificio non finisce quest'anno. Voglia di collaborare, tra assessori, ma non sono mancate le preoccupazioni, soprattutto nei settori che si occupano di servizi. "La Moratti ha fatto un bello scherzo ai milanesi - sbotta Piefrancesco Majorino, Politiche sociali -, eventuali aumenti dovrebbe pagarli lei, di persona". Preoccupata dei tagli anche la Guida, che ha difeso la spesa per nidi e materne. Entrambi rivedranno Tabacci lunedì.

L'assessore alla Sicurezza Marco Granelli dovrà tagliare 5 milioni e mezzo, cancellando le spese di comunicazione del suo predecessore De Corato (200mila euro, la metà già congelati), l'acquisto di alcuni software non indispensabili e risparmiando sulle notifiche delle multe. Ancora da limare invece i numeri di Lucia Castellano che dovrà ridurre la spesa corrente di 2 milioni e 700mila sui Lavori pubblici, 300mila sulla Casa. Pierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità e verde, dovrà tagliare un po' più di 2 milioni. Tra le iniziative già cancellate c'è il Festival Led e Parco in Comune, che costava 1 milione, una parte già congelati.

venerdì 1 luglio 2011

Giunta comunale: Boscoincittà resta a Italia Nostra fino al 2020

Boscoincittà, parco di via Novara, continuerà a essere gestito da Italia Nostra:  lo  ha deciso oggi la Giunta comunale approvando le linee  guida della convenzione per la concessione d’area all’associazione ambientalista  fino  al  2020. 

La convenzione sarà  sottoscritta nelle prossime settimane, e prevede che per  il 2011 il Comune versi a Italia Nostra un contributo massimo di circa 290.000  euro, pari a un importo annuo di circa580.000 euro. Vi sarà inoltre una condivisione annuale dei principali interventi.

“Con  la  decisione  presa  oggi,"  ha spiegato l’assessore alla Mobilità, Ambiente,  Arredo  urbano  e Verde,  Pierfrancesco  Maran, "abbiamo dato continuità e riconoscimento al lavoro effettuato da Italia Nostra sull’area del  Boscoincittà,  che è nata ed è cresciuta grazie al prezioso contributo di quest'associazione. La concessione rappresenta non solo la  miglior  scelta  da  un punto di vista economico, ma anche dal punto di vista  delle  competenze e del legame che Boscoincittà e Italia Nostra avranno con l’Expo 2015".

Al  centro della convenzione vi è infatti la realizzazione del progetto che  garantisce, oltre alcompletamento degli interventi in corso,  la realizzazione  di nuove iniziative, con particolare attenzione al sistema delle acque, alla biodiversità e ai contenuti di Expo 2015.

La città si trasforma: istituite commissioni permanenti sul decentramento per ogni zona

Durante la Giunta di oggi, su  proposta di Daniela Benelli - assessore  all'Area metropolitana, Decentramento e Municipalità, Servizi  Civici - è  stata  approvata la delibera che istituisce in ogni Zona una Commissione permanente sul Decentramento, che affiancherà le sette Commissioni già esistenti.  

“È il primo atto di un’importante trasformazione della  città,"  ha  dichiarato Daniela  Benelli. "L'obiettivo è dare maggiori poteri al decentramento, un punto chiave strategico per l’attuazione del programma  del sindaco.  Il decentramento porterà  i cittadini ad avere un governo vicino ai loro problemi quotidiani e ai bisogni del quartiere. Questo processo va incontro al forte desiderio di  partecipazione  dei cittadini che si esprime da tempo a Milano e ha avuto il suo culmine  durante  la campagna elettorale. Oggi persiste nella vivacissima presenza di associazioni, comitati di quartiere, di zona e di volontariato”.

Le  Commissioni  avranno il compito di esaminare e approfondire il potenziamento del ruolo  e delle funzioni dei Consigli di Zona in vista della loro trasformazione nei futuri Municipi.  Organizzeranno e solleciteranno  dibattiti e riflessioni sul tema del decentramento all’interno dei Consigli di Zona e con le comunità locali.

L’Amministrazione  comunale  in questo modo intende fare il primo passo per attuare  uno  dei punti strategici del programma, incentrato sull’ascolto e la  valorizzazione  delle  realtà  presenti sul territorio, con particolare attenzione al tema della riqualificazione e del miglioramento della qualità
della vita dei cittadini.

Ai cittadini è rivolto l’invito ad una collaborazione attiva:  tutti i milanesi  possono  partecipare ai lavori nelle singole commissioni delle zone.