venerdì 30 settembre 2011

Il Comune cancella i finanziamenti alle «ronde»: risparmiati 500 mila euro


Il Comune di Milano boccia la controversa esperienza delle «ronde». La Giunta Pisapia ha deliberato la revoca di attuazione della gara indetta dalla precedente amministrazione che affidava, per 500 mila euro, attività di perlustrazione del territorio alle associazioni. Stop quindi a «ronde» e a «sentinelle antidegrado». Il pattugliamento di parchi, giardini, strade di periferia o fermate dei mezzi pubblici ritorna compito esclusivo delle forze dell'ordine e dei vigili. «Riteniamo che questa non sia una spesa obbligatoria e che questo servizio debba essere garantito dalle forze dell'ordine e dalla polizia locale», ha spiegato l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli, secondo cui si ottiene così «un risparmio di 500mila euro da spese non necessarie. Tocca ai vigili occuparsi della sicurezza dei cittadini - ha aggiunto Granelli - e per questo non solo i tagli all'assessorato, tutti realizzati su spese amministrative, non hanno diminuito di una sola unità i vigili, ma anzi abbiamo aumentato i mezzi a loro disposizione fornendo 30 auto in più e 28 motociclette». Allo scopo, Granelli ha anche confermato che a novembre partirà il progetto dei vigili di quartiere con «l'ipotesi iniziale di 350 unità».
UN FLOP - L'esperienza delle ronde milanesi era iniziata con il bando sui presidi antidegrado del 2008 della Giunta Moratti, che aveva anticipato la legalizzazione delle ronde urbane, permettendo a tre associazioni - i poliziotti in congedo dell'Api, i City Angels e i Blue Berets - di operare disarmati nei quartieri più difficili, ciascuna con la propria uniforme. Dopo l'entrata in vigore del decreto del Viminale (8 agosto 2009) che disciplinava la materia, però, a Milano il progetto non aveva di fatto mai decollato. Alessandro Marmello, presidente del Centro Studi per la Sicurezza, aveva annunciatola partenza a Milano di una scuola per la formazione dei «volontari della sicurezza» con sede al Palaiseo, a una decina di metri dalla sede della Lega Nord. Alla scuola avrebbero collaborato, come istruttori, i «Volontari Verdi per la sicurezza», l'associazione vicina al Carroccio che ha tra i fondatori Massimiliano Bastoni. Il quale tuttavia aveva precisato: «Non vogliamo mettere alcun tipo di cappello politico». Gli organizzatori avevano parlato di un elenco di 50 persone interessate a iscriversi, ma tutto finì nel nulla. Il decreto prevede, tra l'altro, che i volontari per la sicurezza non siano iscritti ad alcun partito politico o organizzazioni sindacali; che le ronde siano composte di tre persone al massimo; che le associazioni si iscrivano all'apposito albo, presentino lo statuto e l'elenco completo dei membri alla Prefettura, ottengano l'ok dal prefetto e il riconoscimento dal sindaco.

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